DUCHESSA 1935
Le origini e la storia delle stilografiche “Duchessa"
sono state dettagliatamente ricostruite da Ariberto La Rocca nell'articolo
“La Duchessa ritrovata" pubblicato sulla rivista Penna Nr. 9.
Le stilografiche marcate “Duchessa" venivano prodotte
dalla ditta P.C.M. di Milano, fondata nel 1935 da Pietro Codega. (da cui la
sigla con le iniziali del nome del fondatore e quello della città di origine).
La ditta, iscritta alla Camera di Commercio di Milano al Nr. 234919, aveva come
oggetto “Penne Stilografiche e Pezzi di Ricambio – Produzione e Commercio
all'Ingrosso e al Dettaglio".
La produzione degli anni 1930/1940 comprendeva modelli di
stilografiche rientranti e a pulsante di fondo realizzate in ebanite,
celluloide e spesso arricchite con rivestimenti in metallo prezioso. L'incisione
sui serbatoi comprendeva la dicitura “Duchessa" unita al simbolo di
una corona stilizzata a cinque punte. La stessa corona era riprodotta sui
pennini, marcati “Duchessa – Oro 585".
Esistono inoltre modelli “Duchessa"
(da tavolo e da tasca) prodotti in belle celluloidi colorate con faccettature
“ad onde". A questi si aggiungono modelli di dimensioni generose, con
caricamento a leva, risalenti ad un'epoca successiva, presumibilmente la
seconda metà degli anni 1940; marcati “Duchessa" con il disegno della
tipica corona a cinque punte.
A partire dalla seconda metà degli anni 1940 vennero introdotti
modelli con pennino carenato, dallo stile simile a quello della Parker
“51", prodotti sia in resina nera che in ebanite fiammata (modello
5112). I cappucci erano laminati oro ed il caricamento era a pulsante di fondo,
con finestrella trasparente che lasciava intravedere il cannello di
alimentazione. Risale a questo periodo anche il modello 5113, un'insolita
rientrante con sezione interamente trasparente che permetteva di vedere il
movimento di arretramento ed avanzamento del pennino. Questo modello venne
realizzato sia con corpo nero e cappuccio laminato che con rivestimento
completo laminato oro “18 K.R."
Il modello 5115 fu l'unico ad essere realizzato con un
meccanismo di caricamento a depressione. Prodotta interamente in materiale
trasparente, questa penna era di fatto una “demonstrator".
L'attività produttiva si interruppe nel 1958.